2Se si tenta di parlarti, ti sarà forse gravoso?
Ma chi può trattenere il discorso?
(Giobbe 4, 2)3Ecco, tu hai istruito molti
e a mani fiacche hai ridato vigore;
(Giobbe 4, 3)4le tue parole hanno sorretto chi vacillava
e le ginocchia che si piegavano hai rafforzato.
(Giobbe 4, 4)5Ma ora questo accade a te e ti abbatti;
capita a te e ne sei sconvolto.
(Giobbe 4, 5)6La tua pietà non era forse la tua fiducia
e la tua condotta integra, la tua speranza?
(Giobbe 4, 6)7Ricordalo: quale innocente è mai perito
e quando mai furon distrutti gli uomini retti?
(Giobbe 4, 7)8Per quanto io ho visto, chi coltiva iniquità,
chi semina affanni, li raccoglie.
(Giobbe 4, 8)9A un soffio di Dio periscono
e dallo sfogo della sua ira sono annientati.
(Giobbe 4, 9)10Il ruggito del leone e l'urlo del leopardo
e i denti dei leoncelli sono frantumati.
(Giobbe 4, 10)11Il leone è perito per mancanza di preda
e i figli della leonessa sono stati dispersi.
(Giobbe 4, 11)12A me fu recata, furtiva, una parola
e il mio orecchio ne percepì il lieve sussurro.
(Giobbe 4, 12)13Nei fantasmi, tra visioni notturne,
quando grava sugli uomini il sonno,
(Giobbe 4, 13)14terrore mi prese e spavento
e tutte le ossa mi fece tremare;
(Giobbe 4, 14)15un vento mi passò sulla faccia,
e il pelo si drizzò sulla mia carne...
(Giobbe 4, 15)16Stava là ritto uno, di cui non riconobbi
l'aspetto,
un fantasma stava davanti ai miei occhi...
Un sussurro..., e una voce mi si fece sentire:
(Giobbe 4, 16)17"Può il mortale essere giusto davanti a Dio
o innocente l'uomo davanti al suo creatore?
(Giobbe 4, 17)18Ecco, dei suoi servi egli non si fida
e ai suoi angeli imputa difetti;
(Giobbe 4, 18)19quanto più a chi abita case di fango,
che nella polvere hanno il loro fondamento!
Come tarlo sono schiacciati,
(Giobbe 4, 19)20annientati fra il mattino e la sera:
senza che nessuno ci badi, periscono per sempre.
(Giobbe 4, 20)21La funicella della loro tenda non viene forse
strappata?
Muoiono senza saggezza!".
(Giobbe 4, 21)